New York – La stella del tennis Jannik Sinner ha condiviso un capitolo inaspettato ed emozionante dopo il suo recente trionfo agli US Open. Fresco della sua impressionante vittoria a Flushing Meadows, il 23enne italiano ha rivelato che, tra la valanga di messaggi di congratulazioni, c’era anche quello dell’attivista statunitense Charlie Kirk.
Secondo Sinner, Kirk gli aveva inviato “calde congratulazioni ed elogi” per la sua straordinaria prestazione. “Abbiamo parlato a lungo di questo sport e forse abbiamo davvero connesso”, ha ricordato Sinner. Il fondatore di Turning Point USA gli aveva persino proposto di incontrarsi per cena, un invito che Sinner dice di aver sperato di accettare ma che non ha potuto per via dell’agenda fitta dopo il torneo.
Quello che era iniziato come uno scambio festoso si è trasformato rapidamente in tristezza. Pochi giorni dopo, Kirk, 31 anni, è stato assassinato durante un evento pubblico nello Utah, scioccando il mondo politico e non solo. Sinner afferma che la notizia lo ha colpito profondamente, perché conservava ancora gli ultimi messaggi di Kirk.
“Non riesco a smettere di pensare a quelle ultime parole”, ha ammesso il numero 2 del mondo. “La gioia dopo la mia vittoria era appena iniziata e si è trasformata nel dolore più grande del mio cuore”.
L’omicidio di Kirk ha suscitato condanne diffuse e riacceso il dibattito sulla violenza politica negli Stati Uniti. Per Sinner è un cupo promemoria che trionfo e tragedia possono incrociarsi senza preavviso.
“Non conoscevo personalmente Charlie Kirk, ma attraverso i nostri messaggi ho percepito la sua passione”, ha aggiunto Sinner. “Avrei voluto avere l’opportunità di incontrarlo di persona”.
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